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mercoledì 20 gennaio 2010

ultime sul lavoro ............. e non

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Termini Imerese. Notte sul tetto per i diciotto operai
Hanno passato la notte sul tetto di un capannone dello stabilimento Fiat di Termini Imerese i 18 lavoratori della Delivery Email, azienda dell’indotto che si occupa della movimentazione e della pulizia dei cassoni, che ieri hanno ricevuto la lettera di licenziamento.

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Trapani. Quattro operai su una gru
Quattro operai si sono incatenati su una gru a 20 metri di altezza e minacciano di gettarsi. Chiedono garanzie per il posto di lavoro. I lavoratori rappresentano i 42 dipendenti dell’impresa S.c.s. che si occupa di operazioni nel porto di Trapani. La società ha comunicato ieri ai sindacati che intende avviare le procedure di licenziamento. Gli operai sono già in cassa integrazione.

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OROSCOPO
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Palermo. Presidio permanente al LaboratorioZeta
Quello che segue è il comunicato del Laboratorio Zeta dopo lo sgombero di ieri. E’ in corso un presidio permanente davanti allo stabile sgomberato di via bOito.

Uno sgombero violento, una violenza grauita e scientificamente organizzata, in cui le cariche e I pestaggi avvenuti nel pomeriggio sono solo la cornice di una giornata in cui si è tolto alla città uno spazio collettivo vivo e animato da quasi 9 anni ed in cui si è tolta una casa ai rifugiati del Darfur che da quasi 6 anni condividono con lo Zetalab un’esperienza di cogestione orizzontale.
L’associazione Aspasia, il Comune di Palermo, lo Iacp e lo forze dell’ordine (presenti in gran numero e con tanta voglia di menar le mani) hanno deciso di spartirsi in parti uguali la responsabilità di un’aggressione violenta e dissennata, uno sgombero il cui obiettivo è evidentemente quello di cancellare ogni spazio di dissenso, di libertà, di gestione autonoma e diretta del proprio spazio vitale.
Sono arrivati stamattina, in grande forza e in grande numero. Hanno “preso possesso” degli spazi mentre tre di noi salivano sul tetto lì sarebbero rimasti tutta la giornata. Hanno murato ogni porta e finestra, e hanno selvaggiamente caricato, picchiato e arrestato tre cittadini solidali accusandoli di reati quali “oltraggio” e “resistenza”.
Al tempo stesso hanno dovuto prendere atto che la solidarietà della città allo Zeta non si spegne così facilmente. Centinaia di persone sono transitate oggi in via A.Boito e questa notte è stato mantenuto un presidio permanente cui ha preso parte tutta la comunità sudanese residente allo Zeta che ha deciso di non accettare soluzioni provvisorie (dalla tendopoli alla notte in locanda) e sopratutto di non abbandonare la propria casa.
Sul marciapiede di via Boito sono state montate alcune tende da campo, mentre al di là del cordone di polizia e carabinieri è rimasto un gruppo di compagni, compagne, amici dello Zeta per ribadire che noi da qui non ce ne andiamo.
Invitiamo tutti e tutte a manifestare la loro solidarietà al presidio permanente di via Boito e indiciamo un’assemblea cittadina alle ore 16 di oggi, mercoledì 20 Gennaio


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Palermo. La polizia carica il presidio davanti al Laboratorio Zeta
La polizia ha caricato due volte il presidio che si è formato fuori dal Laboratorio Zeta di Palermo per impedirne lo sgombero.
E’ stata indetta un’assemblea permanente del centro sociale proprio davanti all’edificio sgomberato. Alcuni ragazzi hanno anche deciso di montare in strada alcune tende. Sui tetti rimangono gli attivisti, mentre la polizia sta murando la struttura che ospita il centro sociale. Per questa notte i rifugiati che vi avevano trovato ospitalità hanno deciso di passare la notte nel piazzale antistante il Lab. Zeta.

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BachecaWeb
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