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sabato 29 ottobre 2016

OFFERTE DI LAVORO LIDL


LIDL Lavora con noi: come candidarsi, consigli utili
Vi piacerebbe lavorare con LIDL?
Sono numerose le opportunità di lavoro presso l’azienda leader della GDO.

Sono diverse le selezioni in corso per assunzioni nei supermercati che in sede. 
Ecco come candidarsi alle offerte di lavoro Lidl. 
Vi diamo anche alcuni 
consigli utili sull’ambiente lavorativo e le carriere.

IL GRUPPO

LIDL Stiftung & Co KG è un’azienda tedesca tra le maggiori attive nel settore della GDO – Grande Distribuzione Organizzata. Fa parte del gruppo multinazionale Schwarz, leader in Europa nel settore della vendita al dettaglio di prodotti alimentari. Fondata nel 1930, la compagnia è presente oggi con una catena di discount che vanta ben 16mila punti vendita distribuiti in vari Paesi del mondo. Conta oltre 170mila dipendenti. Il brand è particolarmente attivo anche nel nostro paese con Lidl Italia Srl. La 
società italiana del Gruppo è presente con più di 580 discount e oltre 9.700 collaboratori.

OFFERTE DI LAVORO LIDL

LIDL Italia offre interessanti opportunità di lavoro nelle aree Vendite, Acquisti, Immobiliare, Logistica, Direzione Generale, Progetti di formazione, Amministrazione e Risorse Umane. Si ricerca personale per assunzioni in Veneto, Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna, Trentino Alto Adige, Puglia, Umbria, Sicilia, Sardegna, Liguria e presso altre sedi su tutto il territorio nazionale. La ricerca è rivolta generalmente a laureati, diplomati e studenti. Si cercano persone con e senza esperienza, in base al ruolo, con buone competenze informatiche. I candidati selezionati potranno lavorare nei negozi e in sede.

Ecco un elenco delle ricerche in corso in questo periodo:

PROFESSIONISTI CON ESPERIENZA

– Real Estate Development Manager – Lombardia, Lazio, Toscana, Sardegna, Piemonte, Liguria;
– Responsabile Regionale Flusso Merci – Anagni (Frosinone), Arcole (Verona), Misterbianco (Catania), Molfetta (Bari), Pontedera (Pisa), Somaglia (Lodi);
– Capo Area / Area Manager – tutta Italia;
– Responsabile Tecnico – sud Italia;
– Warehouse Coordinator – Somaglia (LO) o Biandrate (NO);
– Responsabile Manutenzione e Sicurezza Magazzino, Direzione Regionale – Massa Lombarda;
– Facility Manager – tutta Italia;
– Responsabile di Filiale – Regione Puglia, Campania, Mestre, Marche, Romagna;
– Junior Real Estate Developer – tutta Italia;
– Tecnico Manutentore Magazzino Logistico, Direzione Regionale – Biandrate (NO);

FIGURE CHE LAVORANO NEI PUNTI VENDITA

– Addetto Vendite – Parabita (Lecce), Casoria (Napoli), Strambino (Torino), Ruffano (Lecce), Massafra (Taranto);
– Commesso specializzato – Varese, Acqui Terme (AL), Olgiate Olona (VA), Bresso (MI), Pescara;
– Capo Filiale / Store Manager – Cuneo, Torino, Savona, San Salvo (Chieti).

OPPORTUNITA’ PER GIOVANI NEOLAUREATI, DIPLOMATI E STUDENTI

Lidl offre interessanti programmi di inserimento, formazione e lavoro a neolaureati e giovani talenti interessati ad intraprendere una carriera in ambito retail. Ecco i progetti disponibili:

GENERAZIONE TALENTI
Si ricercano neolaureati con ottima padronanza della lingua inglese e, preferibilmente, conoscenza della lingua tedesca. Le risorse saranno inserite in un percorso formativo della durata di 12 mesi. Lo stesso prevede 6 mesi all’interno dei punti vendita del brand, e 6 mesi di training on the job nelle vendite. Di questi 3 mesi negli uffici vendite e altri 3 mesi in affiancamento al Capo Area. L’azienda offrirà ai partecipanti anche formazione tecnica nelle vendite e corsi di soft skills. L’inserimento avverrà con iniziale contratto a tempo determinato, della durata di un anno, con concrete possibilità di assunzione definitiva in azienda.

INTERNATIONAL TRAINEE
Periodicamente, si ricercano giovani con un buon percorso di studi, in possesso della padronanza della lingua inglese e di una buona conoscenza del tedesco. Gli stessi vengono assunti nell’ambito di un progetto formativo che si svolge parte in Italia e parte in Germania. Il percorso dura 24 mesi. Le attività formative sono articolate in 9 mesi nelle Vendite, 6 mesi in Direzione Generale, 6 mesi in Germania (3 mesi di corso intensivo di tedesco e 3 mesi di formazione), e 3 mesi in Direzione Generale in uno dei reparti per iniziare il percorso d’inserimento al ruolo. La prossima edizione del progetto partirà ad ottobre 2016.

LAUREA TRIENNALE LIDL
Vi ricordiamo che il Gruppo seleziona, periodicamente,  anche diplomati e neodiplomati, con ottima padronanza della lingua tedesca e buona conoscenza di quella inglese, interessati a conseguire una laurea triennale, riconosciuta a livello internazionale, e ad intraprendere un percorso professionale in azienda. Lidl, infatti, in collaborazione con varie Università, offre un percorso di studi della durata di 3 anni. I primi 2 si svolgono in Germania, a Heilbronn per chi sceglie l’indirizzo Commercio dei Beni di Consumo, e a Mosbach per coloro che optano per il Commercio Internazionale. Un anno si trascorre in Italia. Quest’ultimo è articolato in attività formative in aula e moduli pratici di training on the job. Durante tutto il programma i candidati selezionati riceveranno un regolare stipendio mensile. Durante i periodi di 
formazione pratica, l’azienda si farà carico anche delle spese di alloggio. La prossima edizione del programma partirà ad ottobre 2016.

Durante tutto l’anno, inoltre, Lidl raccoglie le candidature di giovani in possesso della conoscenza della lingua tedesca, da avviare alla carriera di Junior Buyer. L’inserimento in azienda avviene mediante un iniziale periodo di formazione, per acquisire le conoscenze e le competenze necessarie per la posizione.

RECRUITMENT DAY

Durante tutto l’anno Lidl partecipa ad eventi e career day presso università. Durante queste iniziative i candidati hanno la possibilità di conoscere direttamente i responsabili delle Risorse Umane. Possono, inoltre, candidarsi alle posizioni aperte. Periodicamente vengono organizzate anche giornate di selezione (Assessment Center). Sono dedicate a giovani con formazione universitaria, in possesso di 1 o 2 anni di esperienza e di una eccellente conoscenza della lingua tedesca. Gli stessi possono essere inseriti in un percorso di formazione
 e lavoro presso l’azienda tedesca.

AMBIENTE DI LAVORO

Lavorare in LIDL significa entrare a far parte di un brand che offre la possibilità anche a giovani senza esperienza, laureati e neolaureati, di confrontarsi con nuove sfide lavorative. E che offre reali opportunità di carriera anche per professionisti esperti in vari ambiti. L’azienda GDO offre inoltre, a chi desidera fare esperienze di lavoro di respiro internazionale, possibilità di impiego all’estero. Sia presso la sede di Neckarsulm, in Germania, che nelle aziende nazionali indipendenti presenti in altri Paesi. 
Applica una politica che dà grande importanza alle risorse umane, al loro sviluppo e alla crescita professionale, anche attraverso l’avvio di progetti formativi ad hoc. Per chi desidera invece lavorare nei supermercati è fondamentale essere disponibili a svolgere la propria attività con ritmi serrati. L’ambiente di lavoro è caratterizzato da un forte spirito di collaborazione. Occorre essere disponibili a realizzare turni di lavoro e a seguire delle regole abbastanza rigide, tipiche degli standard tedeschi.

FORMAZIONE DEI DIPENDENTI

LIDL punta fortemente sullo sviluppo dei propri collaboratori, soprattutto dei giovani, al fine di incentivarne costantemente il miglioramento e la crescita. Pertanto progetta ed eroga per i dipendenti interventi formativi. L’obiettivo è di trasferire loro le conoscenze necessarie a ricoprire ruoli di responsabilità. In particolare, l’azienda offre ai giovani la possibilità di inserimento lavorativo attraverso percorsi strutturati. Gli stessi sono articolati in attività d’aula e training on the job. Sono finalizzati a 
sviluppare competenze professionali e manageriali.

PROGETTI DI CRESCITA, NUOVE APERTURE, INVESTIMENTI

LIDL è una realtà in costante espansione anche in Italia. Qualche mese fa, ha avviato un programma di investimenti da ben 500 milioni di Euro, da attuare entro i prossimi 5 anni. L’iniziativa porterà non solo ad un aumento della presenza di uno dei maggiori marchi della Grande Distribuzione Alimentare nel nostro Paese. Avrà anche importanti risvolti dal punto di vista occupazionale. Il programma di crescita della catena di discount prevede, infatti, non solo l’apertura di nuovi punti vendita sul territorio nazionale. Ci saranno anche modernizzazioni, sviluppo delle risorse umane e, soprattutto, nuove assunzioni. Sembra che queste ultime porteranno alla copertura di 1000 posti di lavoro.

CONTRATTO DI LAVORO E STIPENDIO

Lidl tende a proporre contratti di assunzione a tempo indeterminato. Per i giovani, invece, prevede progetti di inserimento lavorativo in apprendistato finalizzati alla successiva assunzione. Nei supermercati viene offerta l’opportunità di lavorare full time o part time. Le soluzioni a tempo parziale sono particolarmente apprezzate dalle donne che vogliono conciliare lavoro e famiglia. Gli stipendi variano ovviamente in base al ruolo. La base è sui 1200 Euro per un full time (circa 700 per part time) nei ruoli interni di supermercato (vendite, cassa). Le retribuzioni vanno a salire notevolmente per i ruoli 
manageriali. I neolaureati che entrano nel Gruppo prendono da subito, in media, circa 1.300 euro lordi al mese. Ma hanno grandi opportunità di carriera e crescita anche sul fronte retributivo. Ovviamente queste sono cifre indicative. La retribuzione varia in base all’esperienza, alla mansione di inserimento e 
all’orario di lavoro concordato.

CONSIGLI UTILI

Per lavorare nei supermercati discount LIDL o presso la sede centrale di Arcole (Via Augusto Ruffo, 36 – 37040 Arcole  – Verona) occorre inviare il cv online. E’ possibile farlo attraverso il modulo apposito disponibile sul portale web aziendale (di seguito trovate il link), in risposta agli annunci di interesse. Ovviamente dopo aver attentamente valutato i requisiti richiesti previsti dalla posizione. Le offerte sono rivolte a tutti i candidati diplomati, laureati e neolaureati, e a chi desidera cambiare lavoro. Per alcune 
selezioni non ci sono scadenze predefinite per rispondere alle offerte di impiego. E’ indispensabile, però, accordare l’autorizzazione al trattamento dei dati personali ai sensi dell’art.13 del decreto legislativo n.196/2003.

COME CANDIDARSI

Gli interessati alle future assunzioni LIDL e alle offerte di lavoro attive, possono visitare la pagina dedicata alle carriere e selezioni del Gruppo. Dalla sezione riservata alle posizioni aperte sul portale LIDL “Lavora con noi”
-
 http://lavoro.lidl.it/cps/rde/career_lidl_it/hs.xsl/jobsearch.htm?searchquery=Posizione%2C+Codice+di+riferimento%2C+Area+aziendale...&lat=&lon=&locname=&entrylevelid=Professionisti+con+esperienza&entrylevelid=Punti+Vendita&entrylevelid=Neolaureati&entrylevelid=Centri+Logistici&entrylevelid=Studenti&contracttypeid=Regionale&contracttypeid=Generale&hitsperchunk=10 

è possibile consultare le ricerche in corso e candidarsi online, registrando il 
curriculum vitae nell’apposito  spazio.


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venerdì 14 ottobre 2016

Gli Italiani Emigrano per Cercare Lavoro


Boom di italiani che vanno all'estero, in 107mila nel 2015: + 6,2%
 La metà preferita è la Germania. Le regioni con maggiore emigrazione Lombardia e Veneto

Sono 107.529 i connazionali espatriati nel 2015. Rispetto all'anno precedente a iscriversi all'Anagrafe degli italiani residenti all'estero (Aire) sono state 6.232 persone in più, per un incremento del 6,2%. 

Hanno fatto le valige soprattutto i giovani tra i 18 e i 34 anni (39.410, il 36,7%); la meta preferita è stata la Germania (16.568), mentre Lombardia (20.088) e Veneto (10.374) sono le principali regioni di emigrazione. Lo rileva il rapporto "Italiani nel mondo 2016" presentato oggi a Roma dalla Fondazione Migrantes. "I giovani devono poter tornare", è il monito del presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Nel 2015 le iscrizioni all'Aire sono state in tutto 189.699. Più della metà, 107.529, per espatrio. Il 69,2% di coloro che hanno fatto le valige (quasi 75 mila persone) si è trasferito in Europa.

In calo le partenze per l'America meridionale (-14,9% in un anno), mentre rimangono stabili quelle per l'America centro-settentrionale; 352 connazionali hanno scelto le altre aree continentali. I maschi espatriati sono oltre 60 mila (56,1%), i celibi e le nubili il 60,2%. La fascia 18-34 anni, quella dei Millennianls, è la più rappresentativa (36,7%).

I giovani hanno una mobilità "in itinere", che - osserva il rapporto - "può modificarsi continuamente perché non si basa su un progetto migratorio già determinato ma su continue e sempre nuove opportunità incontrate". Seguono i 35-49enni (25,8%). I minori sono il 20,7% (di cui 13.807 mila hanno meno di 10 anni) mentre il 6,2% ha più di 65 anni (di questi 637 hanno più di 85 anni e 1.999 sono tra i 75 e gli 84 anni). Tutte le classi di età hanno registrato un aumento delle partenze rispetto al 2014 tranne gli over 65 anni (da 7.205 a 6.572). "Pur restando indiscutibilmente primaria l'origine meridionale dei flussi - si legge nel rapporto - si sta progressivamente assistendo a un abbassamento dei valori 
percentuali del Sud a favore di quelli del Nord del Paese".


La Lombardia, con 20.088 partenze, è la prima regione in valore assoluto per partenze, seguita dal Veneto (10.374) che fa scendere la Sicilia (9.823) alla terza posizione (era seconda nel 2014). Al quarto posto il Lazio (8.436) e ancora Piemonte (8.199) ed Emilia Romagna (7.644). Nel 2015 la Germania (16.568) è la meta preferita dagli italiani andati oltreconfine, a seguire, con una minima differenza, il Regno Unito (16.503) e poi, più distaccate, la Svizzera (11.441) e la Francia (10.728).

Mattarella, italiani all'estero talvolta segno di impoverimento - "Oggi il fenomeno degli italiani migranti ha caratteristiche e motivazioni diverse rispetto al passato. Riguarda fasce d'età e categorie sociali differenti. I flussi tuttavia non si sono fermati e, talvolta, rappresentano un segno di impoverimento piuttosto che una libera scelta ispirata alla circolazione dei saperi e delle esperienze". Lo scrive il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un messaggio a monsignor Giancarlo Perego, direttore generale della Fondazione Migrantes. "La mobilità dei giovani italiani verso altri Paesi 
dell'Europa e del mondo - ha detto Mattarella - è una grande opportunità, che dobbiamo favorire, e anzi rendere sempre più proficua. Che le porte siano aperte è condizione di sviluppo, di cooperazione, di pace, di giustizia. Dobbiamo fare in modo che ci sia equilibrio e circolarità. I nostri giovani devono poter andare liberamente all'estero, così come devono poter tornare a lavorare in Italia, se lodesiderano, e 
riportare nella nostra società le conoscenze e le professionalità maturate".


Ma a differenza della generazione precedente rivendicano che non è una fuga ma "una scelta per coltivare ambizioni e nutrire curiosità".

Di certo, la fascia anagrafica che va tra la maggiore età e i 34 anni è quella che è più soggetta 
all'emigrazione. Raccoglie infatti oltre un terzo degli italiani residenti all'estero ed è quella in cui si registra il picco di partenze anche nel 2015. E a seguire, nella graduatoria di chi è emigrato nell'ultimo anno, c'è la fascia appena superiore, che arriva ai 49 anni: sommandole, si scopre che le persone maggiorenni con meno di 50 anni costituiscono la metà degli italiani che hanno portato la residenza oltre confine da gennaio a dicembre 2015. “Il grave problema dell'Italia di oggi è proprio l'incapacità di evitare il depauperamento dei giovani e più preparati a favore di altri Paesi”, commenta la Fondazione Migrantes nella premessa del rapporto.

UN ITALIANO SU 12 VIVE ALL'ESTERO 
 In totale, il conteggio dei connazionali residenti all'estero ha 
raggiunto al 31 dicembre 2015 quota 4.811.163 (in dieci anni la mobilità italiana è aumentata del 54,9%), un dato che rispetto all'anno precedente è più alto del 3,7 per cento. Significa che poco più di un italiano su 12 è emigrato. E il 50 per cento di questa diaspora ha origini meridionali: ci sono comuni come Licata e Favara, entrambi in Sicilia, nei quali più del 40 per cento dei cittadini è ormai residente all'estero. Nell'ultimo anno, 107.529 italiani hanno lasciato il Paese, diecimila in più rispetto all'anno prima. Aumenta poi la percentuale di chi parte per non tornare: il saldo migratorio tra chi rimpatria e chi 
parte, che era rimasto quasi costante nel primo decennio del millennio, 
sta subendo una brusca virata in negativo.

NEL REGNO UNITO PER STUDIARE 
 Tra le destinazioni predilette dai più giovani c'è il Regno Unito, 
meta preferita per chi vuole studiare. Ma la terra d'Oltremanica prima della Brexit conservava una capacità attrattiva anche per le altre fasce d'età, attestandosi al terzo posto nel conteggio della crescita annuale e al settimo posto complessivo nella graduatoria degli iscritti all'anagrafe degli italiani residenti all'estero, preceduto da Germania, Svizzera, Francia, Brasile e Belgio. A prevalere è invece l'Argentina, che risulta aver ospitato nel 2015 783mila italiani con un aumento record di ventinovemila unità rispetto 
all'anno precedente. Impennata alla quale tiene testa solo il Brasile, dove – allargando l'orizzonte temporale – si scopre che in dieci anni gli italiani sono aumentati del 151 per cento arrivando a contare 373mila residenti. E sempre nell'arco di un decennio è imponente anche il dato della Spagna che ha visto aumentare la presenza italica di oltre due volte e mezzo, anche se in termini assoluti si tratta di 143mila cittadini.

In questo senso, però, proprio i millennials segnano una novità: “La loro mobilità – fa rilevare il rapporto Migrantes – è in itinere e può modificarsi continuamente perché non si basa su un progetto migratorio già determinato ma su opportunità lavorative sempre nuove”. I millennials, sottolinea la fondazione che fa capo ai vescovi italiani, “cercano di mettersi alla prova, hanno voglia di nuove e migliori condizioni lavorative, puntano a conoscere e scoprire”. Sono, insomma, la “prima generazione mobile”. E il 43 per 
cento di loro afferma di considerare questo status come “unica opportunità di realizzazione”.

I DOPPI MIGRANTI 
 Se i millennials sono l'immagine dell'emigrante single, l'altra faccia nuova 
dell'emigrazione dall'Italia è costituita dai padri di famiglia che il rapporto Migrantes definisce “doppi migranti”: si tratta di coloro che sono arrivati in Italia da altri Paesi, si sono fermati almeno dieci anni acquisendo la cittadinanza e ora però decidono di partire per cercare fortuna altrove. Si tratta in particolare di persone originarie del Bangladesh. 
E la loro meta prediletta è ancora il Regno Unito.



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lunedì 10 ottobre 2016

Italia : Spesi 18 miliardi ma i Giovani restano Senza Lavoro


Spesi 18 miliardi per un risultato minimo. 
I giovani restano senza lavoro

“Questo Paese ha speso circa 18 miliardi per poter permettere al presidente del consiglio di dire che ha qualche centinaia di migliaia di occupati in più. Se facciamo due conti, una spesa straordinaria con un risultato minimo”. Il segretario nazionale della Cgil Susanna Camusso, ha attaccato le politiche del lavoro del governo Renzi nel suo intervento alla Biennale dell’economia cooperativa a Bologna . “Un risultato che, peraltro, con tutto il rispetto per le persone, riguarda prevalentemente la fascia degli over 
50. Cioè non ha cambiato significativamente la condizione dei giovani. A una parte dei giovani, anzi, l’ha peggiorata: sono passati dall’avere dei rapporti atipici a essere pagati a voucher”. Poi critica anche la politica renziana dei bonus e in questo caso di un nuovo annunciato Bonus famiglia: “Per le famiglie servono servizi. Abbiamo visto in questi anni molti bonus, come il Bonus figli. Ma se poi inizia l’anno e non ci sono posti negli asili le donne sono costrette a scegliere se fare le mamme o le lavoratrici”


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 http://cipiri.blogspot.it/2016/10/italiani-emigrano-per-cercare-lavoro.html


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